I capperi, in genere, contrariamente magari a quello che si può pensare, prima di arrivare a noi, subiscono una serie di procedimenti particolari, che vanno dall’asciugatura al sole alla salatura in speciali barili di legno, dalla ferma in salamoia alla scolatura dell’acqua, per poi ripetere per la seconda volta lo stesso procedimento: asciugatura, salatura.. e via discorrendo. Solo a conclusione di questo secondo procedimento, essi vengono messi in commercio, tutti rigorosamente in confezioni sotto sale.
Quindi, come avrai capito dall’introduzione, i capperi giungono a noi dai centri di produzione solo ed esclusivamente in salamoia, poi sono le varie industrie conserviere a metterli in commercio sotto aceto. I buongustai però preferiscono comperare i capperi sotto sale e provvedere direttamente in casa a metterli sotto aceto. Vediamo come si fa, seguendo una classica ricetta siciliana. Una volta comprati i capperi sotto sale, il primo intervento che devi fare a casa è privarli della salamoia. Mettili pertanto in una capiente ciotola, versaci sopra dell’aceto (non molto) e comincia a lavarli.
Una volta liberati dalla salatura, almeno in superficie, elimina anche l’aceto, usato per lavarli, e mettili a scolare. Poi risciacqua la ciotola e asciugala bene. Riponi al suo interno nuovamente i capperi. Versaci sopra, fino a completa copertura, del nuovo aceto. Lasciali così a macerare per circa un giorno. Trascorso questo tempo, riscolali e mettili ad asciugare. Solo quando li vedrai perfettamente asciutti, devi provvedere ad invasarli.
Disponi sul tavolo dei vasetti di vetro, che avrai provveduto a sterilizzare precedentemente in acqua bollente. Metti dentro i capperi. Prepara sul fuoco una pentola con all’interno dell’aceto e un pizzico di sale. Devi portarlo ad ebollizione e lasciarlo sobollire solo per qualche minuto. Spegni il fuoco e attendi che esso si raffreddi. Una volta pronto, versalo sui capperi, sempre fino a completa copertura. Risulta essere buona norma che tu abbondi con l’aceto già al momento dell’invasamento, in modo poi da non essere costretto a fare aggiunte successive, privando magari i capperi della loro naturale consistenza.