Il papad è conosciuto anche come pappadam, pappad e poppadum. Tanti nomi quante sono le regioni indiane in qui questo particolare tipo di pane viene preparato secondo una ricetta che nelle linee generali è uguale per tutti, ma poi varia per dettagli e particolari secondo le tradizioni locali.
In ogni caso per papad si intende una focaccia croccante fritta nell’olio (secondo i dettami della cucina indiana in cui la frittura è all’ordine del giorno) di colore giallo, perché viene fatta con la farina di lenticchie e l’aggiunta di spezie varie. Il piccante è un’altra caratteristica peculiare di questa focaccia che ricorda la piadina nostrana ma è più alta, leggermente gonfia e molto croccante.
Per la frittura si può usare olio di cocco o olio di semi, e per quanto riguarda le spezie si può scegliere quante usarne, ma in genere non mancano il peperoncino e il pepe nero.
Gli ingredienti per 30 pezzi
300 gr di farina di lenticchie
acqua
1 cucchiaino di sale
2 cucchiai di olio di semi
1 cucchiaino di peperoncino in polvere
mezzo cucchiaino di pepe nero
mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio
Gli ingredienti per la salsa agrodolce
400 gr di verdure miste, fresche o surgelate
350 gr di pomodorini
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
1 cucchiaio di salsa di soia
2 cucchiai di aceto
1 cucchiaino di zucchero di canna
1 cucchiaino di origano
sale
La preparazione
L’ideale è preparare la salsa agrodolce il giorno prima, perché per le papad non ci vuole davvero nulla e si ha quindi tutto pronto non appena serve. Inoltre la salsa agrodolce prende bene sapore durante il riposo notturno, e diventa ancora più gustosa.
Per sbrigarci abbiamo scelto di usare delle verdure surgelate per la preparazione del soffritto che serve per la cottura della papad. Nei banchi frigo dei supermercati troverete facilmente dei mix per soffriggere, completi di carote, sedano, cipolla ed erbe aromatiche; se invece preferite usare le verdure fresche non c’è problema, dovete solo mettere in conto anche il tempo necessario per pulirle e prepararle.
Ad ogni modo, una volta che avete le verdure a disposizione, fatele cuocere in una padella ampia a fiamma bassa, fino a che non si ammorbidiscono. Nel frattempo togliete ai pomodorini la buccia, i semi e l’acqua di vegetazione, e fateli cuocere per qualche minuto in un padellino, regolando di sale e completando a fuoco spento con l’origano.
Mescolate in una ciotolina l’olio, l’aceto, la salsa di soia, lo zucchero di canna e mezzo bicchiere d’acqua. Quando il composto è ben amalgamato, versatelo sulle verdure e fate cuocere fino a che la parte liquida non evapora. A questo punto aggiungete anche i pomodorini e proseguite la cottura fino a che la salsa non si addensa. Se necessario regolare di sale. La salsa è pronta per essere conservata in una ciotolina a chiusura ermetica e riposta in frigorifero.
Poi passate alle papad. Versate la farina di lenticchie in una ciotola ampia insieme all’olio di semi, al sale, al bicarbonato di sodio, al peperoncino, al pepe e a qualche cucchiaio d’acqua. Mescolate energicamente per ottenere un composto denso e compatto da mettere in frigorifero per circa mezz’ora. Una volta passato il tempo, stendetela con un mattarello, avendo cura di mettere un po’ di farina sul piano di lavoro prima di iniziare, per evitare che la pasta si attacchi. Dalla pasta ben stesa, ricavate dei dischetti di medie dimensioni (ovviamente la grandezza la decidete voi, dipende se ne volete molte piccole o poche grandi).
Fate scaldare una padella, meglio se antiaderente, e inizate a cuocere le papad, poche alla volta, girandole dopo qualche minuto. Il momento di toglierle è quando le papad iniziano a gonfiarsi e ad avere delle bolle sulla superficie. Servite le papad ben calde con la salsa agrodolce a parte, così che ognuno possa aggiungerla a proprio piacimento.
Quando si mangia il papad
Abitualmente il papad si consuma durante l’aperitivo, per accompagnare le bevande e alternare altre pietanze più piccanti. E si consuma alla fine del pasto, per concluderlo sgranocchiando qualcosa, un po’ come si fa con i formaggi che chiudono un pranzo o una cena.
Il suo ruolo principale è comunque quello di accompagnamento ad altri piatti, e in tale veste il papad si alterna ad altri tipi di pane; a questo proposito, bisogna ricordare che il papad è fatto con la farina di lenticchie e di conseguenza non puo’ essere utilizzata per accompagnare piatti come il dhal, che a sua volta le contiene. L’ideale è accostare il papad a pietanze dal sapore più delicato o almeno prive di lenticchie.
In alcuni posti il papad viene usato anche in veste di spuntino, di intermezzo fra pranzo e cena, nel qual caso puo’ essere arricchito con la salsa di soia, la salsa agrodolce o qualche verdura tagliata alla julienne, come carote , cipolle, e pepe nero.