Quando la cycas inizia a mostrare foglie che diventano gialle, la prima reazione è spesso la preoccupazione. In realtà non sempre è un sintomo di malattia o di cattive cure. La cycas è una pianta antichissima, con un ciclo vegetativo tutto suo e tempi molto lenti, e bisogna imparare a leggerne il comportamento prima di intervenire.
Un fenomeno del tutto naturale è l’ingiallimento delle foglie più vecchie, cioè di quelle che si trovano nella corona più bassa. Ogni nuova emissione di foglie, in genere una volta l’anno o anche meno, può essere accompagnata dalla progressiva senescenza di quelle vecchie, che passano dal verde al giallo e infine al marrone. In questo caso la pianta concentra le sue energie sui nuovi getti e lascia andare le fronde ormai inutili. Se l’ingiallimento interessa solo il giro inferiore di foglie e il resto della pianta appare sano e vigoroso, spesso non c’è nulla di grave.
La situazione cambia quando il giallo compare sulle foglie giovani, sulle nuove emissioni o in modo diffuso su tutta la chioma. Se il fenomeno è rapido, asimmetrico, accompagnato da macchie, deformazioni o caduta delle foglie, allora sì che è un campanello d’allarme. È in questi casi che bisogna analizzare le possibili cause, che possono andare dall’acqua sbagliata alla carenza di nutrienti, dal freddo eccessivo a parassiti poco visibili, fino a problemi di radici e drenaggio.
Indice
- 1 Valutare posizione e luce
- 2 Controllare le annaffiature e il drenaggio: troppa o troppo poca acqua
- 3 Nutrimento e carenze: quando il giallo parla di minerali mancanti
- 4 Freddo, correnti e sbalzi di temperatura
- 5 Parassiti nascosti: cocciniglia e altri ospiti indesiderati
- 6 Rinvaso, substrato e spazio per le radici
- 7 Potare o non potare le foglie gialle
Valutare posizione e luce
La cycas, che spesso viene definita “palma” anche se non lo è, è una pianta che ama la luce intensa e il sole, soprattutto quando è coltivata all’aperto in clima mite. Una pianta tenuta costantemente in ombra profonda tende a indebolirsi, ad avere foglie più pallide e fragili, più soggette a ingiallimento e attacchi di parassiti. Se le foglie gialle compaiono su una cycas che vive in un angolo buio di terrazzo o di giardino, può essere che la luce sia semplicemente insufficiente.
Allo stesso tempo, i cambiamenti bruschi possono creare stress. Portare una cycas che è stata per anni in interno luminoso direttamente in pieno sole estivo può dare luogo a scottature: compaiono zone giallastre o bruno-gialle, spesso sulla parte di foglia esposta, mentre l’altro lato resta più verde. In questo caso non si tratta di mancanza di luce, ma di eccesso improvviso.
L’ideale è garantire alla pianta un’esposizione molto luminosa, preferibilmente con qualche ora di sole diretto al mattino o nel tardo pomeriggio, abituandola gradualmente a condizioni più intense se in passato è stata all’ombra. Se vivi in zone molto calde, nelle ore più torride estive può essere utile un po’ di ombreggiamento, soprattutto per piante in vaso esposte contro muri che accumulano calore. Una cycas ben posizionata, con luce adeguata e senza sbalzi violenti, sarà meno soggetta a ingiallimenti legati a stress ambientali.
Controllare le annaffiature e il drenaggio: troppa o troppo poca acqua
Molti problemi alla cycas, compreso l’ingiallimento delle foglie, nascono dal rapporto complicato con l’acqua. È una pianta che non ama i ristagni e preferisce un terreno che si asciuga parzialmente tra un’annaffiatura e l’altra, soprattutto se è in vaso. Un eccesso di acqua, specialmente in un terriccio pesante e mal drenante, può portare al marciume delle radici. Quando le radici soffocano e iniziano a deteriorarsi, la pianta non è più in grado di nutrire adeguatamente la parte aerea: le foglie iniziano a ingiallire, spesso partendo dalle punte o dai margini.
Se sospetti un problema di eccesso idrico, osserva il substrato. Se è sempre bagnato, compatto, con odore di terra stagnante, probabilmente c’è ristagno. In vaso puoi valutare di estrarre delicatamente la pianta per ispezionare le radici: se appaiono marroni, mollicce, maleodoranti, è un segno di marciume. In questo caso è necessario intervenire con un rinvaso in terriccio ben drenante, eliminando le parti di radice compromesse e lasciando asciugare leggermente il pane di terra prima di riprendere le annaffiature regolari.
Anche la troppa poca acqua, però, può dare ingiallimento. In estate, soprattutto per le piante in vaso, periodi prolungati di siccità possono seccare completamente il substrato. Le foglie iniziano a scolorire, diventano gialline e poco turgide, e in seguito bruciano. Il trucco è trovare un equilibrio: il terriccio deve asciugarsi nei primi centimetri tra un’annaffiatura e l’altra, ma non deve mai restare secco come polvere per settimane. Piuttosto che annaffiare poco ma spesso in superficie, è meglio bagnare in modo più abbondante e meno frequente, assicurandosi che l’acqua defluisca dal foro di drenaggio.
Nutrimento e carenze: quando il giallo parla di minerali mancanti
Una cycas che cresce sempre nello stesso vaso o in un terreno povero può andare incontro a carenze di nutrienti, che si manifestano proprio con ingiallimenti più o meno diffusi. Una delle carenze più comuni è quella di azoto, che provoca un ingiallimento generale delle foglie più vecchie, mentre le nuove appaiono più verdi. Anche il potassio e il magnesio sono importanti per la salute del fogliame: in loro assenza possono comparire ingiallimenti tra le nervature, margini scoloriti e tendenza alla necrosi delle punte.
Un caso particolare è la carenza di ferro, che si manifesta con clorosi internervale: le foglie diventano gialle ma le nervature restano verdi più scure, soprattutto sulle foglie giovani. Questo problema è più frequente in suoli calcarei o quando si utilizza spesso acqua molto dura, che rende il ferro meno disponibile alle radici.
Per intervenire è utile fornire un concime specifico per piante verdi o per cycas e palme, preferibilmente a lenta cessione, in primavera e all’inizio dell’estate. Questo assicura un apporto costante di macro e microelementi durante la stagione di crescita. Nei casi di clorosi da ferro si possono usare anche chelati di ferro, sotto forma di polvere o liquido, da distribuire al terreno secondo le indicazioni. È importante però non esagerare con le dosi: troppo fertilizzante, soprattutto in un terreno già stressato, può bruciare le radici e peggiorare la situazione.
Freddo, correnti e sbalzi di temperatura
La cycas sopporta discretamente il fresco, ma teme il gelo intenso e gli sbalzi di temperatura improvvisi, soprattutto se coltivata in vaso. In inverno, se le temperature scendono sotto lo zero per periodi prolungati e la pianta non è protetta, le foglie possono subire danni da freddo: compaiono aree giallastre che poi diventano marroni, soprattutto sulle estremità e sulle parti più esposte.
Anche il vento freddo e le correnti, magari su balconi molto esposti, sono nemici. Una cycas che d’estate è rigogliosa può ritrovarsi in primavera con un fogliame giallo e triste perché ha passato mesi in una posizione troppo scoperta. In questi casi non si tratta di malattia, ma di danno da gelo o da freddo, e la pianta può recuperare emettendo nuove foglie quando le condizioni migliorano, a patto che il tronco e le radici siano rimasti vitali.
Se vivi in una zona con inverni rigidi, è prudente proteggere la cycas con tessuto non tessuto, spostarla vicino a muri che rilasciano calore o, se è in vaso, trasferirla in un luogo riparato, luminoso ma non riscaldato in modo eccessivo. Una veranda fresca o una scala luminosa sono spesso luoghi ideali. Evitare sbalzi drastici tra interno caldo e esterno gelido riduce la probabilità di ingiallimenti drastici primaverili.
Parassiti nascosti: cocciniglia e altri ospiti indesiderati
Quando le foglie della cycas ingialliscono e il problema non si spiega con acqua, luce, freddo o carenze evidenti, vale la pena guardare molto da vicino. Uno dei problemi più comuni è l’attacco di cocciniglia, soprattutto la cocciniglia a scudetto e quella farinosa. Questi piccoli insetti succhiano la linfa da foglie e rachidi, indebolendo la pianta e provocando ingiallimento, macchie e un generale aspetto sofferente.
La cocciniglia a scudetto appare come piccole placche dure, tonde o ovali, di colore bruno o grigiastro, aderenti alla superficie della foglia. La farinosa, invece, forma piccoli ciuffi cotonosi nelle inserzioni e lungo le nervature. Spesso producono melata, una sostanza appiccicosa che attira fumaggine, un fungo nero che sporca le foglie. Se noti queste presenze, è probabile che una parte dell’ingiallimento sia legata proprio a loro.
In caso di infestazioni leggere è possibile intervenire manualmente, rimuovendo gli insetti con un batuffolo di cotone imbevuto in una soluzione di acqua e poco sapone di Marsiglia o con prodotti specifici delicati. Le foglie possono essere pulite con pazienza, soprattutto se la pianta non è enorme. Nei casi più seri si può ricorrere a prodotti sistemici o oli minerali estivi, seguendo scrupolosamente le indicazioni e tenendo conto dell’ambiente in cui la pianta si trova.
Controllare periodicamente la cycas, soprattutto sulla pagina inferiore delle foglie e lungo il tronco, aiuta a individuare per tempo eventuali parassiti. Una pianta già indebolita da carenze, stress idrici o freddo sarà più appetibile e più vulnerabile agli attacchi, quindi la prevenzione passa sempre anche dalla buona coltivazione generale.
Rinvaso, substrato e spazio per le radici
Un’altra causa di ingiallimento, spesso sottovalutata, è la mancanza di spazio radicale o un substrato ormai esausto. Una cycas tenuta per anni nello stesso vaso, con terriccio compattato e radici che riempiono ogni spazio, può manifestare sofferenza con foglie più piccole, crescita rallentata e tendenza all’ingiallimento. Le radici hanno bisogno di aria, di spazio e di un terreno che dreni ma trattenga anche un minimo di umidità.
Il momento migliore per un rinvaso è la primavera, quando la pianta sta per ripartire. Il vaso nuovo non deve essere enormemente più grande del precedente, ma leggermente più ampio, in modo da consentire alle radici di espandersi senza ritrovarsi in una massa eccessiva di terriccio che rimarrebbe bagnato troppo a lungo. Il substrato ideale è leggero e drenante: una miscela di terriccio universale di buona qualità, sabbia grossolana o pomice e un po’ di terra da giardino può funzionare bene.
Durante il rinvaso è meglio evitare di rompere troppo il pane di terra, a meno che non ci siano zone marce da rimuovere. La cycas non ama i traumi radicali e potrebbe rispondere con ulteriori segni di stress, comprese foglie che ingialliscono temporaneamente. Dopo il rinvaso conviene mantenere il terriccio leggermente umido ma non fradicio e proteggere la pianta dal sole più forte per alcune settimane, finché non mostra segni di ripresa.
Potare o non potare le foglie gialle
Quando la cycas presenta foglie gialle, la tentazione di tagliarle subito è forte, anche solo per una questione estetica. In realtà è meglio resistere alla fretta e valutare con attenzione. Se la foglia è solo parzialmente gialla, con ancora una buona quota di tessuti verdi, significa che continua a svolgere la fotosintesi e a contribuire, sia pure meno, alla nutrizione della pianta. Tagliarla troppo presto priva la cycas di una parte di riserva.
È più sensato aspettare che la foglia sia quasi completamente ingiallita o addirittura marrone e secca prima di rimuoverla. A quel punto la pianta ha già recuperato gran parte delle sostanze in essa contenute e il taglio ha un impatto minore. Le foglie vanno recise vicino al tronco, con un attrezzo pulito e ben affilato, facendo attenzione a non ferire la parte legnosa.
Se l’ingiallimento è vasto e interessa molte foglie, è bene capire e correggere la causa prima di procedere con potature massicce. Una cycas che perde gran parte della chioma per problemi ancora in corso potrebbe faticare a emettere un nuovo giro di foglie e restare a lungo in stallo. La potatura, in questo senso, è l’ultimo passo, non il primo.