Le alghe vengono separate dalle piante superiori perché non hanno sviluppato strutture complesse. Chiamate anche “tallofite” proprio perché il loro corpo vegetale è costituito da una struttura poco differenziata, il tallo, priva di veri tessuti o organi specializzati (radici, fusto, foglie).
Le alghe verdi o clorofite, vivono soprattutto nel plancton e nel benthos di acqua dolce, mentre la maggior parte delle forme marine si trova soprattutto negli strati più superficiali in ambienti ben illuminati. Sono generalmente verdi nella colorazione visibile, ma non è da ciò che deriva il loro nome. Ciò che le distingue dalle altre è la presenza nei cloroplasti, le cellule che compiono la fotosintesi, di clorofilla a e b. In particolare è la clorofilla b a dare il colore verde e ad avvicinarle alle piante superiori di cui vengono ritenute le progenitrici.
Le alghe brune o feoficee sono probabilmente le alghe più evolute data la complessità morfologica che può raggiungere il tallo. Non sono sempre distinguibili per il loro colore. Il pigmento caratteristico è la fucoxantina, che in molti casi le colora di bruno. Le alghe brune sono suddivise in numerosi ordini e ad esse appartengono le alghe di maggiori dimensioni, le Laminarie presenti anche in Mediterraneo.
Le alghe rosse o rodoficee, possiedono cloroplasti che contengono clorofilla a e b e ficobilinoproteine, quali la ficocianina a cui si attribuisce il colore rosso di queste alghe. Il materiale di riserva è l’amido delle floridee. Sono in genere adattate a vivere in zone scarsamente illuminate e si spingono anche a grandi profondità, superando talvolta anche i 100 metri. Alcune specie di alghe rosse hanno grande importanza nella costruzione di substrati solidi e nella fissazione del carbonato di calcio di cui sono impregnate, sono infatti la componente fondamentale del coralligeno, che può consolidare fondi mobili e notevoli profondità.