La stampante 3D è una periferica di stampa, la quale tramite un software di modellazione 3D o una scansione tridimensionale di un oggetto da replicare, lo riproduce fisicamente.
Le stampanti 3D rappresentano il futuro della stampa e della realizzazione di qualsiasi oggetto si possa immaginare o si abbia voglia di replicare. Negli ultimi anni questa tecnologia e quindi la possibilità di creare qualsiasi oggetto solido tridimensionale è arrivata alla portata di tutti ed ha scaturito un notevole interesse.
Indice
Quali sono i metodi di stampa di una stampante 3D
Vi sono vari metodi per stampare in 3D
Stereolitografia laser. È una tecnica utilizzata in ambito industriale che si basa sul fenomeno della fotopolimerizzazione. In pratica si utilizza una resina plastica liquida che esposta ad un laser a luce ultravioletta e seguendo le coordinate del software, solidifica ad uno ad uno gli strati dell’oggetto e li unisce fino al completamento del processo.
Digital Light Processing. È tecnica simile alla stereolitografia, in quanto viene utilizzata la luce al posto del laser per fare indurire una speciale resina. Si parte da una vaschetta piena di resina che viene esposta alla luce uno strato dopo l’altro fino a formare l’oggetto solidificato, alla fine del processo il liquido rimanente viene scaricato e riutilizzato.
FFF (Fused Filament Fabrication). È una tecnica a scopo hobbistico o per piccole produzioni. Questo tipo di tecnologia usa dei filamenti in abs o pla (sostanze termoplastiche) che attraverso un ugello riscaldato che rende il filamento semifluido e seguendo le istruzioni del software realizza strato su strato l’oggetto finale.
Selective laser sintering. Questa tecnica viene utilizzata per la creazione di prototipi funzionali. Prevede l’uso di polvere che può essere di acciaio, titanio, nylon, ecc che esposta ad un raggio laser guidato dal software fonde tra di loro i granelli del composto scelto, strato dopo strato, alla fine del processo l’oggetto verrà estratto e ripulito dalla polvere in eccesso.
Molti modelli di stampante 3D che si trovano on-line e che sfruttano la tecnologia FFF (Fused Filament Fabrication), aderiscono al RepRap (Replicating Rapid-prototyper), un progetto open-source nato nel 2005 che ha come obiettivo la realizzazione di stampanti in grado di autoreplicarsi. In pratica le stampanti autoreplicanti sono in grado di stampare quasi tutte le parti in plastica di cui sono composte (ingranaggi, ecc). Grazie a questo progetto si può usufruire di questa tecnologia con costi irrisori e alla portata di tutti.
I software di modellazione e il formato per stampanti 3D
Le stampanti 3D hanno bisogno di un software di modellazione per poter creare gli oggetti da realizzare.
In pratica, il programma divide l’oggetto disegnato in sezione orizzontali, in modo tale che la stampante sia in grado di costruirlo strato su strato. Quasi tutte le stampanti 3D e i software richiedono file in formato STL (creati tramite CAD) che consentono un efficace lettura e stampa del progetto da parte di vari software e stampanti. Se non si ha dimestichezza con programmi di modellazione, esistono on-line dei siti internet dove acquistare o richiedere dei progetti già pronti come shapeways.com, thingiverse.com o sculpteo.com in formato STL dove una volta scelto il progetto basterà un click per mandarlo in stampa.