Quando un termosifone non scalda correttamente, il disagio è immediato: la stanza rimane fredda e l’intero sistema di riscaldamento perde efficienza, con un inevitabile aumento dei consumi e del costo energetico. Prima di chiamare un tecnico o di rinunciare a trovare una soluzione rapida, è utile conoscere le possibili cause e gli interventi di base che ciascuno può mettere in atto. In questa guida esploreremo i principali fattori che possono impedire al termosifone di riscaldarsi, fornendo indicazioni pratiche e suggerimenti per diagnosticare e risolvere il problema in autonomia.
Indice
- 1 Riconoscere i sintomi e delimitare l’area interessata
- 2 Aria nel radiatore: la necessità dello spurgo
- 3 Controllo delle valvole e delle relative impostazioni
- 4 Verifica della pressione e del corretto funzionamento della caldaia
- 5 Bilanciamento dell’impianto per una distribuzione uniforme
- 6 Interventi di pulizia e decalcificazione interna
- 7 Controllo del gruppo pompa e del circolatore
- 8 Verifica delle tubazioni e delle connessioni
- 9 Quando rivolgersi a un professionista
- 10 Conclusione e buone pratiche di manutenzione
Riconoscere i sintomi e delimitare l’area interessata
Il primo passo consiste nell’osservare attentamente il termosifone per identificare eventuali anomalie nella temperatura. Toccare la parte alta e quella bassa del corpo scaldante permette di capire se il calore è distribuito in modo uniforme o concentra zone fredde. Se il radiatore è caldo solo in prossimità dei collegamenti oppure rimane completamente freddo, dobbiamo tenere presente che il guasto potrebbe derivare da problemi localizzati, come aria nell’impianto o valvole difettose, oppure da inconvenienti più generali nel circuito del riscaldamento.
Si consiglia di confrontare il comportamento del termosifone in questione con quello degli altri radiatori presenti nell’abitazione. Qualora tutti risultassero freddi, il malfunzionamento potrebbe dipendere dalla caldaia o dal sistema di circolazione dell’acqua calda, mentre se il fenomeno riguarda un unico elemento, è probabile che la causa sia interna al radiatore stesso.
Aria nel radiatore: la necessità dello spurgo
L’aria intrappolata all’interno del termosifone rappresenta la causa più comune di mancato riscaldamento. Il gas, essendo più leggero dell’acqua, tende a raccogliersi nella parte alta del radiatore, impedendo il passaggio del fluido termovettore. Per eliminarla, è necessario eseguire lo spurgo, avvalendosi della valvola di sfiato posta in alto sul lato del radiatore. Con un piccolo recipiente o un panno impermeabile sotto la valvola, basta ruotare leggermente l’apposita chiavetta fino a sentire il sibilo dell’aria che fuoriesce, fino a quando non inizia a scorrere un filo costante di acqua. Questa semplice operazione ristabilisce la circolazione interna e riporta la temperatura uniforme su tutta la superficie.
Controllo delle valvole e delle relative impostazioni
Anche valvole parzialmente chiuse o bloccate possono impedire il corretto afflusso di acqua calda. Nel caso di valvole manuali è sufficiente verificare che siano completamente aperte ruotandole in senso antiorario fino al fine corsa. Se si tratta di valvole termostatiche, invece, occorre controllare che la manopola sia ruotata verso una temperatura elevata e che il sensore non sia ostruito da tappeti, tende o mobili. Un termostato difettoso o incrostato può rimanere fisso su posizioni basse, bloccando l’erogazione del calore: in questi casi è utile smontare la manopola, pulire i contatti e, se necessario, sostituire il termostato con uno di ricambio compatibile.
Verifica della pressione e del corretto funzionamento della caldaia
Se più termosifoni presentano lo stesso sintomo, potrebbe non essere colpa del singolo radiatore, ma della caldaia. Un valore di pressione troppo basso impedisce all’impianto di spingere il fluido fino ai vari punti della casa. È consigliabile controllare il manometro sul corpo della caldaia: se la pressione scende al di sotto di 1 bar, è necessario procedere con l’immissione di ulteriore acqua tramite la valvola di riempimento, fino a raggiungere il valore indicato dal costruttore — solitamente tra 1,2 e 1,5 bar a freddo. Al termine dell’operazione, è opportuno spurgare nuovamente i radiatori per espellere l’aria introdotta.
Bilanciamento dell’impianto per una distribuzione uniforme
Il bilanciamento idraulico assicura che ogni termosifone riceva la giusta quantità di acqua calda, evitando che gli elementi più vicini alla caldaia si surriscaldino e quelli distanti rimangano tiepidi o freddi. L’operazione prevede la regolazione millimetrica delle valvole di ritorno su ciascun radiatore, riducendo il flusso sui più caldi e aumentandolo su quelli più tiepidi. Pur essendo un’attività di norma riservata a un professionista, in molti impianti domestici è possibile intervenire manualmente: agendo sulle valvole di bilanciamento, si modula la pressione idraulica fino a ottenere una temperatura equilibrata in ogni ambiente.
Interventi di pulizia e decalcificazione interna
Il calcare e la ruggine che si depositano nelle tubazioni e all’interno del termosifone possono ridurre il diametro dei passaggi e ostacolare la circolazione dell’acqua. In presenza di macchie di ruggine sulla superficie o di rumori di trascinamento di residui, potrebbe essere utile un lavaggio con prodotti inibitori di corrosione e disincrostanti. Un addolcitore d’acqua installato a monte dell’impianto serve a prevenire la formazione di depositi calcarei, mentre un trattamento periodico con inibitori chimici mantiene pulite le tubazioni interne e allunga la vita del sistema.
Controllo del gruppo pompa e del circolatore
Nei moderni impianti, una pompa o circolatore elettrico garantisce la spinta dell’acqua calda attraverso i radiatori. Se il dispositivo è guasto o bloccato, il flusso si interrompe e i termosifoni restano freddi. Un rumore anomalo, un consumo eccessivo di energia o la totale assenza di circolazione indicano che potrebbe essere necessario sostituire o riparare la pompa. In alternativa, controllare se sul corpo del circolatore è presente un selettore di velocità: in alcuni modelli è possibile regolare più posizioni, e una selezione troppo bassa potrebbe non bastare a superare la resistenza dell’impianto.
Verifica delle tubazioni e delle connessioni
Un impianto datato o installato in modo non corretto può presentare perdite o strozzature nelle tubazioni, arrecando perdite di pressione e scarsa portata. Esaminare visivamente le giunzioni e i raccordi alla ricerca di umidità o tracce di acqua aiuta a individuare eventuali perdite. In caso di tubazioni in rame, occorre verificare l’assenza di pieghe eccessive che possano generare restringimenti. Le tubazioni in plastica, invece, vanno controllate per eventuali rigonfiamenti o danneggiamenti localizzati che potrebbero richiedere la sostituzione della tratta difettosa.
Quando rivolgersi a un professionista
Se dopo aver applicato tutte le verifiche e gli interventi descritti il termosifone continua a non riscaldarsi, è giunto il momento di coinvolgere un tecnico qualificato. Un professionista sarà in grado di eseguire diagnosi più approfondite con strumenti elettronici, valutare la presenza di ostruzioni all’interno del corpo scaldante, controllare la conformità dell’impianto alle normative vigenti e intervenire sulla sezione caldaia o sui regolatori climatici. Affidarsi a un esperto garantisce rapidità di intervento e sicurezza, oltre a una consulenza su eventuali miglioramenti o sostituzioni di componenti obsolete.
Conclusione e buone pratiche di manutenzione
Prevenire i problemi di riscaldamento significa dedicare attenzione costante alla manutenzione dell’impianto. Eseguire controlli stagionali prima dell’accensione, spurghi regolari, verifica delle pressioni e pulizie interne permette di ridurre drasticamente i guasti e di mantenere elevata l’efficienza energetica. Un impianto ben curato non solo riduce i consumi, ma assicura un comfort costante e una lunga durata dei componenti. Seguendo i consigli di questa guida, chiunque potrà affrontare in modo consapevole le piccole emergenze domestiche e intervenire con prontezza in caso di termosifoni che non scaldano.