Tra i vari sauri domestici che si possono allevare in terrario c’è il Drago barbuto (Pogona vitticeps) che è un rettile tendenzialmente pacifico e tranquillo, al punto che per il loro buon carattere sono tra i sauri più diffusi in terrario.
Drago barbuto: caratteristiche, alimentazione e allevamento
Dimensioni e Aspetto: il Drago barbuto è un rettile di dimensioni piuttosto contenute: 65 cm per la specie Vitticeps. L’aspetto è quello di un lucertolone di colore bruno con la coda a righe: la particolarità sta nella “barba” che gli da il nome, che altro non è che della pelle in eccesso che il Drago gonfia aprendo la bocca in caso di attacco, per avere un aspetto minaccioso e spaventare gli aggressori.
Abitudini e Allevamento: sono rettili tendenzialmente pacifici e tranquilli al punto che per il loro buon carattere sono tra i più diffusi sauri da terrario.
La loro teca dovrà ricreare un ambiente semi desertico, si può utilizzare la sabbia come substrato e una parte dello spazio andrà organizzata a petraia. E’ necessario creare un angolo tranquillo e riparato nella zona più fresca dove si possono rifugiare la notte.
Le piante consigliate sono quelle grasse, naturalmente non spinose.
E’ importante inserire una ciotola bassa per l’acqua, che deve essere cambiata di frequente e spesso anche vaporizzata sulle foglie, poiché il Drago barbuto ama bere la rugiada dalle foglie. La temperatura del terrario deve poter passare dai 40 °C delle ore centrali del giorno ai 24 °C notturni, con una media attorno ai 30 °C. La ventilazione è importante: il loro ambiente naturale è desertico, dunque ben areato e secco.
Si riproducono dopo i 9 mesi di vita circa, quando i tratti distintivi dei due sessi diventano evidenti: il maschio è di dimensioni maggiori, con la testa grossa e cloaca ben visibile, mentre la femmina è più piccola e presenta tratti meno accentuati. Per favorire l’accoppiamento, gli allevatori tendono a provocare un’abbassamento di temperatura e quindi di metabolismo, perché poi, con il calore si risvegliano tutte le funzionalità dell’animale, compresa quella riproduttiva. In questa fase va aumentata la disponibilità di cibo e la quantità di sabbia sul fondo, dove le femmine depositeranno le uova, solitamente dalle 15 alle 30 uova, che normalmente si schiudono dopo 50/70 giorni.
I piccoli impiegano dalle 24 ore ai 5 giorni per riuscire a rompere l’uovo ed a uscire.
Alimentazione: i piccoli fino a 60 giorni accettano solo prede vive: insetti, invertebrati. man mano che crescono gli si possono somministrare loro, topi neonati, lucertole, frutta e verdura. Gli insetti migliori sono i grilli; le camole della farina vanno somministrate solo di tanto in tanto perché troppo ricche di grassi. Occasionalmente i Draghi possono mangiare carni tritate e scottate, uova, riso e semi.
I piccoli mangiano anche 2 o 3 volte al giorno, mentre fino a 5 mesi i giovani si nutrono una volta al giorno e gli adulti 2 o 3 volte a settimana. E’ importante seguire una dieta bilanciata e non eccedere nel cibo, altrimenti il poco movimento dato dallo stare nel terrario li appesantisce. Indicativamente le prede non devono mai essere più lunghe della distanza tra gli occhi dell’animale.
Legislazione: la commercializzazione non è ristretta, poiché questi esemplari sono piuttosto comuni.