Le arnie, le case dove abita la famiglia di api (costituita, vi ricordo, dall’ape regina, le femmine operaie sterili e dai fuchi, i maschi), vanno posizionate su un telaio in legno o in ferro ad un’altezza tale da non consentire agli animali di arrivarci. Può essere utile, per evitare alle fastidiosissime formiche di arrivarci e dare fastidio al nido, sistemare i “piedi” del supporto dentro sottovasi con olio o altre sostanze che non permettano la risalita della superficie.
Un apicoltore con più arnie, deve preoccuparsi di lasciare tra una casetta e l’altra circa 30 centimetri di distanza e possibilmente, di aiutare le api colorando le arnie diversamente le une dalle altre, specie quelle subito vicine. Assolutamente, bisogna evitare il nero, mentre sono da preferire colori caldi come il giallo, l’arancione, il verde chiaro e l’azzurro.
In questo modo, le api riescono a tornare con più facilità nella propria arnie, perché se sbagliassero verrebbero eliminate dalle altri api che non la riconoscono come appartenente alla famiglia.
Risulta essere importante anche orientare bene le arnie: un apicoltore non deve scegliere mai il NORD ma meglio il SUD, l’EST o l’OVEST, così che gli insetti abbiano sole e caldo. Qualora questo fosse eccessivo un albero ombroso non può che recare beneficio.