Il Tresette è un gioco di carte molto diffuso ma non tanto semplice da giocare. Incerta l’origine del gioco anche se pare che l’abbiano inventato i “muti”. Per questo al tavolo non è consentito parlare al di là di alcune semplici parole e gesti convenzionali. E’ un gioco basato sulla estrema concentrazione dei player e la totale affidabilità sul compagno!
Si gioca in 4 player, 2 squadre di due giocatori, seduti a croce, cioè posti l’uno di fronte all’altro sul tavolo da gioco. E’ possibile anche la versione uno contro uno poco giocata, per la verità, e chiamata “spizzichino”. Rispetto ad altri giochi nel Tresette le carte hanno due valutazioni: la forza nel gioco e il valore del punteggio finale.
Durante il gioco la carta più forte, che dunque prende sempre sulle altre, è il 3 seguito da: 2, A, Re, Cavallo, Donna e così via fino al 4 che è la carta più debole del seme. Nel conteggio dei punti invece la carta dal valore più elevato è l’Asso, del valore di 1 punto, mentre il 3, il 2 e le “figure”(Re,Cavallo e Donna) valgono 1/3 di punto. Dunque tre figure fanno 1 punto. Due sono le modalità per scegliere chi tira per primo: a sorteggio, oppure usualmente inizia il gioco chi ha in mano il 4 di denari che al turno successivo fa poi da mazziere. Questo però solo alla prima giocata.
Dunque sedute al tavolo le due squadre ricevono tutte e 40 le carte dal mazziere, 10 per ogni giocatore. A tirare è colui che ha in mano il 4 di denari. Costui uscirà al gioco con una carta di un determinato seme o “palo”(coppe, spade,denari o mazze). E qui c’è la regola fondante del Tresette: tutti gli altri giocatori devono rispondere in quel “palo” e dunque tirare una carta dello stesso seme. Se ad esempio il Giocatore1, primo a tirare, mette giù una carta a Coppe tutti gli altri devono tirare a Coppe.
Risulta essere consentito “fagliare”, cioè non rispondere la “palo”, solo nel caso in cui non si abbia in mano la carta di quel determinato seme. Cosa accadrà in questo caso? Molto semplice. Se tu tiri a denari e il tuo compagno al gioco non ha carte di quel seme ti darà un Asso di un altro seme, se lo possiede, dato che avrete incamerato già 1 punto. Cosa diversa per un avversario che probabilmente di “mollerà” un 5, un 6 o un 4 che non ha nessun valore. Il gioco continua con il giocatore che ha effettuato l’ultima “presa” che ritirerà per primo.
La partita finisce quando quando una delle due squadre arriverà a 31 punti. I punti realizzabili sono in tutto 11: 4 Assi che valgono 4 punti, 20 tra figure, 3 e 2 che assieme contano 6 punti. L’11° punto è assegnato a chi fa l’ultima “presa”, chiamata “retro”, della partita in corso. Ci sono però dei “bonus” punti speciali che vengono assegnati in base alle carte ricevute nella prima mano della giocata. Chi possiede A, 2 è 3 dello stesso “palo” realizza la “Napoli” che va dichiarata entro il 2° giro e vale 3 punti. Chi ha in mano tre Assi, tre Tre o tre Due realizza il “Buongioco”, anch’esso da dichiarare entro il 2° giro per vedersi assegnati i 3 punti.